Il progetto nasce nel 2016 con Marco Rossi Paccani e Francesco Sbardellati che si ritrovano a suonare insieme dopo dieci anni, quasi per caso.
Gabriele D’Italia aggiunge freschezza ed entusiasmo (e strumenti strani, tipo il suo basso gnomo, taglia extra-small), Matteo Guerrini assoli potenti ed arrangiamenti ricercati. Elisabetta Delprato melodia ed estro in un mix elegante di musica classica e sperimentazione.
L’Odio racconta delle storie in modo sincero e senza filtri.
Musica originale, rigorosamente in italiano, cantautorato indie, con qualche nota di jazz e blues. Chitarra acustica e voce si fondono per creare armonie rilassate con un tocco di malinconia, da ascoltare con le orecchie e con il cuore. Le chitarre elettriche invece suonano melodie eleganti, talvolta esasperandole fino ad arrivare a graffiare.
L’Odio cerca, attraverso una musica vera, di parlare all’intimo dell’ascoltatore e di raccontare storie sincere in mezzo al chiasso scintillante del quotidiano. Per questo è difficile rimanere dentro un genere predefinito, le canzoni spaziano dalla bossa-nova di una giornata al mare ad un crescendo tragico del ricordo di un amico scomparso. E temi più leggeri accompagnano argomenti importanti e portanti, almeno per chi li ha scritti.